BIANCA PLATINI

Venerdì 2 dicembre si è tenuta al Teatro Civico di Varallo la rappresentazione teatrale “Elisabetta e Shakespeare”: i registi, Graziano Giacometti e Francesca Pastorino, hanno raccontato dal punto di vista del celeberrimo scrittore inglese la tumultuosa vita della regina Elisabetta I.

I due, oltre che i registi, sono stati anche gli unici interpreti dello spettacolo; per poter rapidamente cambiare personaggio in scena, hanno optato per dei costumi neutri, neri, a cui aggiungere accessori e oggetti inerenti all’epoca e al personaggio di volta in volta rappresentato. I due attori hanno interpretato diversi e numerosi personaggi: Elisabetta, Shakespeare, Francis Drake, Maria la Sanguinaria e Maria Stuarda, nonché Enrico VIII e Anna Bolena.

Si può quindi parlare di un’opera a carattere storico, che mira non solo a far riscoprire le gesta di una grande sovrana, ma anche a ricordare l’amore profondo che ella provava per il teatro e l’immenso apporto che diede al suo sviluppo.

La vicenda si distende nell’arco dell’intera vita della donna, dalla nascita alla sua morte; la narrazione mette in luce i problemi che ha dovuto affrontare, le lotte combattute a causa della religione, la sua forza d’animo e la ferma volontà di mettere il proprio regno prima di se stessa, nonché il profondo legame con Shakespeare, creatosi grazie alla passione della sovrana per la recitazione.

Nello spettacolo nulla è lasciato al caso; ben studiato anche l’utilizzo delle luci, che cambiano tonalità a seconda di ciò che sta avvenendo in scena: più calda nei momenti di narrazione, in cui Giacometti nei panni di Shakespeare spiega gli avvenimenti, più fredda nelle parti di vera e propria recitazione. Le scene sono intervallate da immagini proiettate sullo sfondo, più che altro aforismi di celebri personaggi volti a sottolineare i sentimenti provati dai protagonisti. Il tutto accompagnato da una musica più o meno ritmata in base al contesto, scelta convincente che ha dato più intensità alla recitazione, chiarendo ulteriormente le emozioni provate dai vari personaggi. Un ulteriore punto a favore dello spettacolo è la scenografia, semplice e facilmente modificabile anche durante la recitazione stessa.

Nel complesso quindi uno spettacolo completo e dettagliato che ha centrato il proprio scopo e anche la recitazione degli attori è stata impeccabile: Giacometti e Pastorino hanno dimostrato il proprio talento e la passione per questa forma d’arte.