MICOL SACCHI

“Finge di avere ancora vent’anni, scrive canzoni e canta per un paio di rockband. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport neanche a parlarne.”

Così si descrive Alice Basso, scrittrice, redattrice ed editor che noi classi quinte dell’Istituto D’Adda abbiamo avuto la possibilità di incontrare nella giornata di martedì 15 gennaio.

Alice Basso ci ha raccontato, con l’ironia che la caratterizza, il mondo, forse buffo, dell’editoria, un universo quasi del tutto sconosciuto alla maggior parte di noi: spesso infatti, quando teniamo in mano un libro, non immaginiamo quante persone ci hanno lavorato, quante ore sono state spese su di esso e come è arrivato fino a noi con quella copertina e con quel titolo. Agenti, editor, redattori, grafici, commercialisti, responsabili del marketing e dei contratti: Alice è stata tutto questo durante la sua carriera, un percorso che l’ha portata a ricoprire i diversi ruoli della realtà editoriale, passando dalle case editrici minori, a gestione familiare, a quelle più importanti e conosciute. Una carriera da cui ha preso spunto per i suoi romanzi, la cui protagonista, Vani Sarca, lavora come ghostwriter in una casa editrice torinese.

Quella che emerge dalle sue parole è una realtà variegata, molteplice, a volte difficile, ma molto spesso divertente e stimolante dal punto di vista creativo. Redattori che correggono bozze, selezionatori che devono leggere gli scritti delle nuove proposte e condividere il loro parere, scrittori restii ad ogni critica alle loro creazioni, quasi come fossero dei figli, editor che, se bravi, riescono a convincerli a modificarne la trama o a cambiarne il finale. Non è forse questo il sogno di ogni lettore: poter leggere, condividere le proprie impressioni, dialogare con gli autori e cambiare la trama di un libro?

Di questo incontro ci rimangono indubbiamente un certo fascino e una certa curiosità verso un settore lavorativo che in futuro noi ragazzi di quinta potremmo tenere in considerazione, ma anche la consapevolezza che i libri che teniamo in mano ogni giorno non sono altro che la punta di un enorme iceberg, di cui fatichiamo a comprendere le vere dimensioni.

La recensione del romanzo di Alice Basso: L’IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME_Il giallo ironico di Alice Basso