LORIS E. TERRAFINO
Migliaia di studenti di tutto il mondo, di tutte le scuole, di tutte le etnie venerdì 15 marzo sono scesi nelle strade per aderire all’iniziativa “Friday For The Future”, lanciata dalla giovane studentessa svedese Greta Thunberg (le foto dell’evento a Borgosesia qui: FRIDAY FOR FUTURE_Le foto).
Lo scopo di questa manifestazione era smuovere le coscienze su un tema caro a tutti, ai più giovani in particolare: i cambiamenti climatici.
Ho deciso dunque di stilare un elenco di regole da seguire per rispettare l’ambiente anche nel nostro piccolo, prendendo spunto da giornali e blog che trattavano questi argomenti:
- Fare la raccolta differenziata: anche se siamo ormai nel 2019, un gesto semplice, come fare la raccolta differenziata, viene ancora erroneamente sottovalutato.
Si potrebbe infatti, oltre che riutilizzare moltissime materie prime, diminuire le emissioni di CO2 degli inceneritori presenti quasi in ogni discarica. - Diminuire l’utilizzo dei condizionatori: è stato stimato che per abbassare la temperatura di un grado occorre il quadruplo dell’energia che sarebbe necessaria invece per aumentarla. Il dispendio di energia è grande, si dovrebbe quindi ridurre al minimo l’utilizzo di questi apparecchi.
- Spegnere le luci: anche il gesto più banale, come ad esempio quello di spegnere la luce, non va sottovalutato. Basti pensare a quante volte si potrebbero spegnere le luci oltre che a casa, anche a scuola ( in classe, in bagno e soprattutto nei corridoi).
- Limitare lo spreco di acqua: l’acqua è un bene prezioso ma sempre più limitato. Negli ultimi decenni i consumi mondiali di acqua sono aumentati di quasi dieci volte; in particolare nei Paesi occidentali una persona utilizza 162 litri al giorno, di cui 80 per l’igiene personale e 24 per la nutrizione, quando secondo diversi studi ne basterebbero 50.
- Utilizzare carta riciclata (limitatamente): per ottenere una tonnellata di carta nuova servono 15 alberi e 440mila litri d’acqua. Un processo che comporta innanzitutto il disboscamento delle grandi foreste. La produzione di carta riciclata, invece, richiede il 60% in meno di energia, generando il 95% in meno di inquinamento atmosferico.
- Rinunciare(quando possibile) alla plastica: dal 1950 a oggi la produzione è passata da un milione e mezzo a 245 milioni di tonnellate annue. Ne sono una testimonianza i giganteschi accumuli di rifiuti plastici venutisi a creare negli oceani, come spesso sottolinea il prof. Festa nelle sue lezioni. Secondo l’Agenzia per l’ambiente dell’Onu (UNEP) circa 100.000 mammiferi marini rimangono uccisi ogni anno dalla plastica, per ingestione o intrappolamento.
- Stare attenti ai trasporti: certamente l’auto, la moto e l’autobus sono comodissimi, ma perché non provare, quando c’è la possibilità, ad utilizzare la “vecchia e cara” bicicletta, o ancora meglio a fare una bella passeggiata? Oltre a ridurre l’inquinamento, tutto ciò fa sicuramente bene anche alla salute.
Voglio rendervi partecipi, in conclusione, di una nuova sfida nata sui social network, ed invitarvi a parteciparvi. Come funziona? Un “selfie” davanti ad un zona dove sono stati abbandonati dei rifiuti e un gruppo di amici muniti di buona volontà: ci si incontra e si ripulisce tutto. Al termine, ci si fa un’altra foto, per testimoniare il proprio impegno,ma soprattutto, per coinvolgere qualcun altro.