CHANTAL GIACOPELLI
“Molte persone pensano di non conoscere nessun gay o nessuna lesbica, ma in realtà tutti ne conoscono almeno uno/a. È un imperativo morale che noi veniamo allo scoperto e lasciamo che le persone sappiano chi siamo, distruggendo paure e stereotipi“. (Robert Eichberg)
La giornata dell’11 ottobre è molto importante per le comunità LGBT; questa ricorrenza è stata tenuta per la prima volta nel 1988 negli Stati Uniti.
L’idea fu di Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e di Jean O’Leary, politica e attivista LGBT di Los Angeles durante il workshop The Experience and National Gay Rights Advocates. Nel 1987 ci fu la prima marcia a Washington per i diritti LGBT in cui si videro partecipare più di 200.000 persone; il giorno dell’anniversario nel 1988 fu indicato come data del Coming out day, ma solo dal 1990 ciò divenne internazionale.
Spieghiamo meglio il significato etimologico del termine Coming out
L’ espressione viene usata per indicare la decisione di far conoscere il proprio orientamento sessuale; è inglese e scritta per intero sarebbe “ coming out of the closet”, ovvero uscire dall’armadio a muro, in italiano significa uscire allo scoperto. In francese si dice “sortir du placard” e in spagnolo “salir del armario”.
Analizziamo anche le espressioni Coming out e no outing
I due termini appartengono allo stesso campo semantico, ma hanno significati diversi. L’espressione coming out indica un’azione riflessiva: il soggetto si rivela di sua sponte. L’espressione outing indica un’azione compiuta da un soggetto nei confronti di un altro, nello specifico significa rivelare l’orientamento sessuale di qualcun altro.
Ricordiamo che parlare dell’omosessualità è reato di diffamazione se il soggetto è un privato cittadino, non è reato se si parla di pubblico interesse. Tutto questo è stato stabilito dalla Corte di Cassazione.
E ora una considerazione da un personaggio famoso:
Wentworth Miller, protagonista della serie televisiva “Prison Break”, ha declinato l’invito per il festival International del cinema di San Pietroburgo nel 2013 così dicendo : “Come uomo gay devo declinare l’invito. Sono profondamente preoccupato per l’atteggiamento attuale nei confronti di uomini e donne gay da parte del governo russo. La situazione è inaccettabile e io non posso partecipare ad un evento celebrativo ospitato da un paese in cui alla gente come me vengono negati i diritti di vivere e di amare apertamente. Forse, quando e se le circostanze migliorano, sarò libero di fare una scelta diversa”.
Lui, come tanti altri personaggi televisivi, ha fatto coming out. La sua storia è stata molto travagliata:ha sofferto di depressione e ha tentato il suicidio più volte, ma adesso ha ripreso in mano la sua vita.