ALICE MOLONATO
La vicenda di Paolo e Francesca raccontata da Dante nel V canto della Divina Commedia è uno dei passi più toccanti e complessi dell’intera opera; il tema principale è l’amore, argomento sempre attuale ma allo stesso tempo molto dibattuto, e per questo motivo la storia dei due amanti ha interessato ed emozionato moltissimi lettori nel corso degli anni. La canzone di Murubutu e Claver Gold dedicata a Paolo e Francesca è un ottimo esempio di come il loro triste episodio abbia anche ispirato numerosi artisti, che in questo caso hanno deciso di descrivere il loro amore in chiave moderna, inserendo nel testo anche elementi e temi molto attuali. Per cercare di comprendere appieno le molteplici sfumature della vicenda dei due amanti, occorre però fare un passo indietro ed analizzare come prima cosa il testo della Commedia.
Nel V canto della Divina Commedia, Dante si trova del cerchio dei lussuriosi, che sono puniti con un vento impetuoso che li travolge, così come in vita si sono lasciati travolgere dalla passione. In mezzo a tutte le anime, il poeta nota una coppia che viaggia insieme e che sembra essere più leggera delle altre. Queste due anime sono quelle di Paolo e di Francesca ma, mentre Paolo non riesce a fare altro che piangere e disperarsi, Francesca inizia a raccontare ciò che le è successo, partendo dal suo innamoramento. Il loro amore, complice la lettura di un libro, è partito da uno sguardo ed è rapidamente giunto al nobile cuore, come racconta Guinizzelli nelle sue poesie. L’intensità di questo amore, però, fa in modo che la forte passione vinca sui vincoli morali e ciò purtroppo conduce i due amanti ad una morte violenta, avvenuta per mano del fratello di Paolo e marito di Francesca. Nonostante la morte e le grandi sofferenze dell’Inferno, i due amanti affrontano la pena insieme, grazie a quell’amore che, elevatosi a virtù, fa ancora parte di entrambi e ciò commuove Dante. Se paragoniamo quanto scritto nella Commedia al testo di Murubutu e Claver Gold, notiamo che hanno in comune il racconto della vicenda di Paolo e Francesca, partita da un libro e da uno sguardo e che ha portato poi a un bacio e all’inizio della loro storia d’amore, tanto bella quanto proibita: i due protagonisti sanno già quale sarà il loro destino, che viene cantato nel ritornello della canzone, ma l’attrazione fra loro è innegabile ed è talmente forte che è impossibile sfuggirle. Gli autori inoltre hanno aggiunto più concretezza all’esperienza dei due amanti, parlando di quelle sensazioni che tutti provano in presenza del proprio innamorato: il profumo dei capelli, gli abbracci, il cuore che batte come un tamburo nel petto, il respiro affannoso, il tempo che si ferma. Nel canto della Commedia invece questi piccoli dettagli mancano, anche se Francesca specifica più volte che il loro è stato un amore appassionato che l’ha colta alla sprovvista e che anche dopo la morte non è cambiato; Dante, a differenza degli autori della canzone, approfondisce meglio il discorso della morte, descritta come violenta ed improvvisa, che non ha nemmeno lasciato tempo ai due amanti di chiedere perdono a Dio per il peccato commesso, mentre nella canzone la morte e l’inferno sono solo accennati. Un altro elemento che cambia radicalmente nei due testi è il punto di vista, che Dante sceglie di affidare a Francesca, mentre Murubutu e Claver Gold hanno preferito dare voce a Paolo, che durante tutta la seconda strofa canta i suoi sentimenti per Francesca, tanto profondi quanto dolorosi.
Alla fine di questa strofa emerge l’ultima grande differenza tra la Commedia e la canzone, ovvero il messaggio; Dante, per quanto si dimostri addolorato per la sorte toccata ai protagonisti, non può fare altro che condannare il loro peccato, proprio perché il loro amore è Amor Cortese, che il poeta ha sempre considerato sbagliato poiché in grado di distrarre l’uomo dall’amore spirituale, mentre lo Stilnovo promuove quel tipo di amore che rappresenta il superamento del desiderio e della passione in favore della virtù, elevandosi così a una condizione divina. Forse è proprio per questo motivo che Dante ha scelto di soffermarsi tanto sulla crudele morte e sull’atroce punizione di Paolo e Francesca, ossia per dimostrare al lettore che l’Amor Cortese è ormai superato ed ha lasciato il posto all’amore verso Dio, che costituisce l’intero scopo del viaggio di Dante. Per quanto riguarda la canzone, possiamo dire che il suo messaggio è racchiuso negli ultimi versi della seconda strofa, che citano: “Perché un amore vero non può esser giudicato – Come il nostro primo bacio: tentazione e poi peccato”. Dante punisce Paolo e Francesca perché giudicati lussuriosi, ma i due amanti per Claver Gold e Murubutu più che peccatori sono vittime di un giudizio, quello della società e quello divino, che li ha condotti alla morte e alla dannazione eterna. I due artisti infatti, più che focalizzarsi sull’adulterio, si concentrano sulle varie sfumature del loro amore, consentendo di vedere la vicenda di Paolo e Francesca sotto una nuova prospettiva. Inoltre Claver Gold e Murubutu permettono di trarre una morale non di condanna verso l’amore passionale, ma verso il giudizio sociale, problema di grande attualità: la vita del ventunesimo secolo è ormai dominata dai social e dai media, ed ogni giorno utilizziamo strumenti che ci espongono ad informazioni di ogni tipo. Questa condizione spesso si rivela utile perché, se utilizzati con attenzione e prudenza, questi mezzi possono aiutarci a conoscere culture e stili di vita molto diversi da quelli a cui siamo abituati, e quindi ad aprire la mente, ma non sempre questo accade poiché c’è anche chi sfrutta i social per attaccare, criticare, deridere e giudicare gli altri. Purtroppo questi atteggiamenti negativi a volte degenerano e causano danni o addirittura traumi nelle vittime, spesso giovanissime e facilmente influenzabili. Il giudizio per gli adolescenti non è mai facile da affrontare, specialmente se le critiche vengono fatte dai coetanei, ma va comunque affrontato, e secondo me è bello pensare che la nostra generazione stia cercando di cambiare le carte in tavola, rifiutandosi di conformarsi alle regole poste dalla società. Oggi non importa più che taglia di vestiti porti, se sei ricco o povero, di che colore è la tua pelle e di chi innamori: per questo motivo ho apprezzato il messaggio della canzone su Paolo e Francesca, che mi ha fatta riflettere molto e mi ha lasciato con questo quesito: “Chi siamo noi per giudicare un amore?”, anzi: “Chi siamo noi per giudicare?”.