Intervistato uno dei candidati a rappresentante di istituto di quest’anno.

Elena Sezzano e Alice Molonato

Anche quest’anno, come successo nei precedenti, si terranno le elezioni dei rappresentanti di istituto, un momento sempre attesissimo e ricco di curiosità. Purtroppo, a causa del nuovo decreto che ormai tutti conosciamo, la nostra scuola si è trovata costretta ad alternare periodi di didattica a distanza a lezioni in presenza. Proprio per questo motivo, anche le elezioni sono state anticipate a venerdì 23 ottobre. 

Noi del giornalino avevamo pensato di proporre delle interviste per conoscere meglio gli unici candidati di questo particolare anno scolastico: Beatrice Civiero, Geremia Marcello e Matilde Carioli. Tuttavia, per questioni di tempo e organizzazione, non è stato possibile. Abbiamo comunque deciso di presentare le interviste (che si sono tristemente svolte tramite messaggi) per conoscere i tre giovani candidati. 

Il primo intervistato è stato Geremia.     

1. Ciao. Presentati brevemente al D’Adda.

Ciao a tutti sono Geremia Marcello, ho 17 anni e abito a Romagnano Sesia. Nel mio tempo liberAH NO FACCIO IL CLASSICO… Molti di voi mi conosceranno già, altri invece no. Infatti al sabato sera divento una figura mitologica e le mie apparizioni nella movida borgosesiana sono più uniche che rare.

2. Che classe frequenti?

Frequento la IV Liceo Classico (spero non anche l’anno prossimo). 

3. Come ti descriveresti in tre parole?

Determinato, propositivo e curioso.

4. Quali sono le tue passioni più grandi? 

Ho diverse passioni: dallo sport al viaggiare; ma la più grande è tutto ciò che riguarda l’attualità e in particolar modo il mondo della politica.

5. Con quale personaggio immaginario (di serie tv, film, libri…) usciresti a cena?

Penso che inviterei Jeff Lebowski de “Il grande Lebowski”. Non è tra i miei film preferiti ma il protagonista possiede, senza dubbio, una personalità estremamente interessante. Mi piacerebbe approfondire la sua filosofia di vita ed invidio il suo “mood perennemente chill”.

6. Parliamo un po’ del tuo passato. Perché hai scelti di venire al D’Adda?

Vorrei rispondere: “perché ero incosciente” ma non posso. A parte gli scherzi ho scelto il liceo classico perché, essendo ancora indeciso sul percorso universitario, ritengo che questo indirizzo possa offrirmi moltissime possibilità.

7. Come ti sei trovato qui in questi anni?

Devo ammettere che fin da subito mi sono trovato molto bene. L’ambiente è tranquillo ma, allo stesso tempo, vivace. Insomma… non ci si annoia mai (all’intervallo intendo eh). Ho dei buoni rapporti con molti professori e tra gli studenti mi trovo benissimo! 

8. Perché hai deciso di candidarti?

L’idea di candidarmi mi passava per la testa fin dai tempi della prima e finalmente sono riuscito a concretizzarla. L’anno scorso ho fatto parte del Comitato feste ed è stata un’esperienza molto utile che ha confermato la mia volontà di candidarmi (per non parlare delle ore perse…) 

9. Come hai conosciuto gli altri candidati?

Io e Matilde abitiamo nello stesso paese e ci conosciamo da parecchi anni. Ormai posso dire che la nostra amicizia è nata durante il Grest quando eravamo entrambi animatori. Beatrice, invece, la conosco da due anni. Abbiamo due caratteri completamente diversi e la maggior parte del tempo insieme lo passiamo litigando, ma nonostante questo le voglio un sacco di bene.

10. Quali sono le caratteristiche che vi accomunano? E quali invece quelle che distinguono te dagli altri?

Tutti e tre siamo determinati a realizzare ogni proposta del nostro programma, siamo motivati e di sicuro non ci manca l’entusiasmo. Abbiamo tre punti di vista differenti su molte questioni ma questo credo che sia un vantaggio in quanto ci offre molteplici possibilità. Sinceramente penso di non avere nulla in più delle altre candidate.

11. Credi che il D’Adda cambierà se verrai eletto?

Onestamente non penso che una singola persona possa cambiare l’intero istituito. Detto questo, mi schiererò in prima linea per risolvere le situazioni che gli studenti ritengono problematiche impegnandomi al massimo. 

12. C’è qualcosa che vorresti dire a tutti gli studenti?

Non essendoci la necessità di fare un appello al voto, vorrei chiedere a tutti gli studenti di collaborare insieme per rendere il D’Adda un posto migliore da vivere, non solo con l’ansia delle verifiche ma anche con del sano divertimento. Sono aperto al dialogo e ogni aiuto è ben accetto… a partire dal Comitato feste!