LORIS TERRAFINO
Nelle scorse settimane una notizia sconvolgente mi ha travolto: Stefano D’Orazio è morto.
Era il sei novembre, e in televisione e in radio non si parlava d’altro.
Aveva 72 anni.
Riflettendo, però, mi sono chiesto se i miei coetanei sapessero veramente chi fosse. E così ho iniziato a fare qualche domanda.
“Era un cantante”, “era un batterista”, “faceva parte di un gruppo, se non sbaglio”.
Tutte risposte vaghe, sfocate, deludenti.
Stefano D’Orazio era lo storico batterista di un gruppo strepitoso: “I Pooh”.
Chi erano “I Pooh”? Ora va lo racconto, o almeno ci provo.
I Pooh sono stati un gruppo musicale italiano che per ben 50 anni ha saputo regalare emozioni ad una nazione intera.
Il gruppo nasce a Bologna, nel lontano 1966, e fino al 2016 ha continuato ad esibirsi nelle piazze e negli stadi di tutt’Italia, anzi di tutto il mondo.
La formazione della band ha subito qualche variazione (come ad esempio l’abbandono di Riccardo Fogli, che intraprese la carriera da solista), ma è rimasta stabile e imperitura per 36 anni, con Roby Facchinetti alla tastiera, Dodi Battaglia alla chitarra, Red Canzian al basso e Stefano D’Orazio, per l’appunto, alla batteria.
Il successo non tarda ad arrivare: solo sei anni dopo la formazione, nel 1972, il gruppo vince già il primo disco d’oro con l’album Tanta voglia di lei, brano-icona del gruppo, cantato squarciagola da generazioni e generazioni di fan.
Un anno dopo esce il 33 giri Parsifal, un disco storico e campione d’incassi con 400 mila copie vendute.
E ancora nel 1974 il nuovo Lp Un po’ del nostro tempo migliore si aggiudica l’ennesimo disco d’oro con mezzo milione di copie vendute, un record incredibile per quel periodo, nel quale un disco di successo mediamente non superava le 100 mila copie.
Trascorrono gli anni e nel 1990 partecipano per la prima volta al Festival di Sanremo, che vincono con il brano Uomini soli, altro brano intramontabile, seguito dall’omonimo album pubblicato contemporaneamente in tutta Europa.
Il lavoro entra direttamente al primo posto nella classifica degli album.
Ecco, questa è solo una minima parte della carriera di un gruppo che è tutt’ora apprezzato da almeno tre generazioni, e che ha continuato ad esibirsi fino al 2016, anno del 50esimo anniversario dalla formazione della band.
Dopo 29 album registrati in studio, 8 registrati dal vivo e ben 18 raccolte, per un totale di cento milioni di dischi venduti, “I Pooh” decidono di regalare ai loro fan un ultimo strepitoso concerto, il 30 dicembre 2016, e di abbandonare poi definitivamente le scene, ma non certo di smettere di farci emozionare, di farci ricordare, di farci sognare. Ascoltare per credere!