Un interessante viaggio tra stili alternativi
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Veronica Spinella
Penso che sappiamo tutti chi siano le persone “emo”, quelleche vanno in giro vestite in modo bizzarro mettendosi chili e chili di trucco fino a modificarsi il viso; quelle persone che alprimo impatto sembrano dei morti che camminano, che hanno dei gusti particolari e il più delle volte paiono provenire da un’altra epoca, gente da cui tenersi alla larga, tossiche, pericolose e che non hanno stile.
Queste sono alcune delle frasi che mi sento attribuire spesso (anche se ce ne sarebbero di peggiori); ormai vengo vista così dalla gente che mi passa a fianco ogni giorno. Beh, ad un primo impatto potrei sembrare un po’ strana (lo ammetto!),ma perchè giungere a conclusioni così affrettate?
Non sanno nemmeno chi sono e non conoscono le mie qualità, ma una cosa è certa: io non sono “emo”. Quindi, visto che il giornalino scolastico consente a tutti di dire la propria opinione in vari ambiti, quale occasione migliore per spiegare la mia scelta di stile?
Innanzitutto, molti look un tantino particolari fanno parte dello “stile alternativo”, espressione che racchiude tanti stili definiti “vecchi” o “fuori moda” dai giovani di oggi; son davvero tanti, io ne elencherò solo alcuni.
Lo stile punk è nato negli anni Settanta come fenomeno musicale e sociale; l’intento era quello di rifiutare i canoni della moda, quelli, per intenderci, dei soliti abiti “borghesi” come giacca e cravatta; i punk invece scelgono di indossaregiacche di pelle e si riempiono di spille e borchie. Oggi lo stile punk non è più quello delle origini.
Anche lo stile gotico è nato negli anni ’70, inizialmente come un’estensione del punk per poi prendere un’identità propria. Il gotico propone molti sotto-stili e sotto-culture, ognuno con caratteristiche diverse.
Il punk gotico propone elementi piuttosto semplici, come pantaloni o gonne, che vengono riempiti di bottoni e spille. Il viso è caratterizzato da pallore spettrale e le sopracciglia vengono completamente rasate e ridisegnate.
Il gotico romantico prende ispirazione dal Romanticismo, ma in particolare dalla moda vittoriana. Questa sotto-cultura riprende un sofisticato uso dei costumi ottocenteschi.
Ovviamente questi sono solo alcuni esempi, ce ne sarebbero ancora molti, ma spiegarli tutti sarebbe impossibile.
È stato bello introdurvi in questo mondo, non fa mai male informarsi anche su questioni che ci sembrano inutili, ma fanno parte della nostra quotidianità.
Vorrei, infine, sottolineare un elemento importante : non etichettate una persona “emo” solo per il fatto che non si veste secondo i vostri canoni, prima di parlare informatevi!

